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Rapporto Tra Il Certificato Prevenzione Incendi E Il Box Di Proprietà Privata

Può il Condominio richiedere la riduzione in pristino del box di proprietà esclusiva di un condomino in relazione sia alle opere murarie che alla destinazione d’uso, ad autorimessa o uso compatibile, ai fini del certificato prevenzione incendi (CPI)?

Il certificato prevenzione incendi (CPI) è l’attestato che certifica il rispetto della normativa di sicurezza antincendio ed è rilasciato dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco con rinnovo ogni 5 anni per le autorimesse ai sensi del D.P.R. 151/20111.

In caso di denegato rinnovo della certificazione antincendio dovuto alla presenza di macchinari e materiali depositati in un box di proprietà privata, il Condominio potrà agire in giudizio nei confronti del singolo condomino al fine di far rimuovere la situazione impeditiva.

Il Condominio potrà adire l’autorità giudiziaria per ottenere:

– il ripristino dello stato dei luoghi del box;

– il ripristino della destinazione d’uso ad autorimessa o ad uso compatibile del box;

– la rimozione dei macchinari e dei materiali depositati nel box;

– il risarcimento dei danni.

Al riguardo, la Corte di Cassazione, Sez. II civ., con la Sentenza n. 21699/2019 del 26/08/2019, ha confermato quanto già statuito in secondo grado ovverosia che “le modifiche dello stato dei luoghi ed il cambiamento di destinazione avevano determinato una situazione di pregiudizio alla proprietà comune acclarata dai documenti provenienti dai VV.FF.”.

Ne consegue che il Condominio ai fini del certificato prevenzione incendi potrà certamente chiedere la riduzione in pristino del box di proprietà esclusiva del singolo condomino, sia in relazione alle opere murarie, ripristinando l’originaria consistenza, sia in relazione alla destinazione d’uso ad autorimessa o uso compatibile, oltre al risarcimento dei danni.

È possibile leggere la sentenza completa al seguente link

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